Siamo fermi
sotto casa di Ludovico pronti a muoverci. Direzione: Castellucciolo sul Po. Nessuna
cartina, nessuna indicazione nemmeno su Google maps di dove si trovi questa
imponente metropoli. Persino Narnia è una meta più gettonata e più facile da
trovare. Per fortuna che Ludovico sa la strada.
Siamo divisi
su due auto, guidate da Ludovico e Carolina, gli unici due che abbiano la
patente e la macchina in verità. Abbiamo mostrato agli altri il nostro
cartellone di protesta, non sono sembrati entusiasti. Il commento di Ludovico è
stato, “molto colorato.” Forse si aspettava qualcosa di diverso.
In mezzora
raggiungiamo la fantomatica Castellucciolo sul Po, in sostanza una distesa
infinita di campi e tre case intorno ad una chiesa. La “manifestazione” si
tiene all’oratorio del paese. Un grande evento insomma.
“Mi spieghi
a che cosa servono gli inviti?” chiede Clodoveo a Ludovico.
“È più
affollato di quello che sembra. È un evento esclusivo.” Risponde Ludovico, ma
non sembra crederci nemmeno lui.
Smontiamo
dalle auto. Il campo dell’oratorio è tutto illuminato, si sente una voce che
parla al microfono presentando le ragazze, piccole macchie colorate su un
palcoscenico. In effetti c’è un po’ di gente ad assistere, una cinquantina di
persone al massimo, i parenti delle concorrenti probabilmente.
“Allora,
ripassiamo il piano.” Ludovico ci dispone a cerchio intorno a lui. “Annina e
Woody ai fuochi d’artificio in fondo al campo, li aiuterai tu Clodoveo. Isaia,
Lasabrina e Carolina sul palco dietro le quinte con me, ci scorterà il mio
amico giornalista. Si entra in azione al momento dell’incoronazione. Tutto
chiaro?”
Annuiamo.
È strano ma
sono un po’ agitata. Forse questa missione non servirà a nulla, ma in fondo è
qualcosa che ci lega. Siamo una squadra ormai.
“Bene allora
andiamo. In bocca al lupo a tutti. Vedrete, le cose cambieranno, sono sicuro.”
Ci incoraggia Ludovico. Gli sorridiamo, ma tutti sappiamo bene quanto la cosa,
se anche dovesse funzionare, non cambierà poi molto le cose. E capisco che ciò
che rende Ludovico un emarginato non è tanto l’essere disoccupato e divorziato
quanto il suo essere un idealista. Qualcuno che crede in ciò che fa, che crede
che le cose possano cambiare con un’ingenuità che non appartiene agli uomini
della sua età. È qualcosa di particolare che non tutti comprendono e per questo
lo escludono.
Senza
nemmeno rendermene conto mi ritrovo ai lati del palco a stringere la mano a un
uomo di mezza età, il giornalista suppongo.
“Sai cosa
stai facendo Ludovico?” chiede all’amico.
Ludovico
annuisce. “Perfettamente. Tu preparati a scrivere l’articolo.”
“Per che
giornale lavora?” vuole sapere Carolina.
I due
arrossiscono. “Per Castellucciolo news. Il giornale del paese.” Risponde il giornalista che si rivela essere in
verità ingegnere e giornalista nel tempo perso.
Mi stupisce
non sentire commenti da parte di Isaia, mi volto e lo vedo quasi sbavare
davanti alle aspiranti miss che sfilano sul palco con dei castissimi abiti
lunghi fino alle caviglie. Dopotutto siamo in un oratorio.
“Dobbiamo
salire sul palco.” Ci sollecita Ludovico.
“Sì, ottima
idea!” Commenta Isaia fiondandosi sulla scaletta.
“Fermi voi!”
veniamo stoppati da un uomo in giacca e cravatta. “Chi siete? Non potete
salire.”
“Sono un
giornalista!” si presenta l’amico di Ludovico.
“E loro?”
insiste l’uomo.
“Siamo amici
di una concorrente. Volevamo solo salutarla.” Provo a suggerire.
“I saluti
dopo. Ora andate.”
“Aspetta
Ambrogio. È tutto a posto.” Una ragazza biondissima e bellissima ci viene
incontro. Isaia è praticamente morto ai nostri piedi. Non sappiamo chi sia ma
il nostro aguzzino, Ambrogio, se ne va.
“Emm, grazie
signorina per essere intervenuta. Noi, noi volevamo…” prova a spiegare
Ludovico. Ma questa lo zittisce con un piccolo cenno e avvicinandosi ai nostri
volti con fare cospiratorio mormora. “Non preoccupatevi, so chi siete.”
“Lo sai?” chiede
Carolina.
“Sì, siete
dei miei ammiratori! Quello è il cartellone con scritto il mio nome giusto?”
Ossignore,
l’oca di turno doveva capitarci.
“Sì,
esattamente, degli ammiratori. Scusa ma noi vorremmo stare qui per vederti
meglio. È un problema?” Ludovico coglie la palla al balzo.
“No affatto.
Fate pure. Se vinco vi faccio un autografo.” Risponde la biondina con una
risata chioccia. Ha tutta l’aria di avere uno di quei nomi stupidi da barbie,
come Lucy Lou, Chanel…
“Tifate per Lucilla allora!”
Ecco,
Lucilla!
“Io resto
con lei!” interviene Isaia.
Lo lasciamo
fare, non abbiamo bisogno di lui, anzi, è un sollievo per le nostre orecchie.
Passiamo l’intera
ora della sfilata in trepidante attesa. Ludovico è il più agitato di tutti,
arriva perfino a prendere la mano mia e di Carolina. E il momento arriva. Il presentatore
annuncia il nome della vincitrice.
“Lucilla
Lucini.”
Manco a
farlo apposta…
Lucilla indossa
la corona piangendo di gioia.
Isaia ci
raggiunge, “un po’ mi dispiace rovinare la serata di quella ragazza.” ci rivela. Allora
è umano anche lui!
Ma è troppo
tardi per cambiare il piano.
Il momento di agire è arrivato, ma le cose non vanno esattamente come previsto.
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