lunedì 18 novembre 2013

Dizionario dei tipi umani: il poghista

IL POGHISTA

Il poghista del fine settimana è un personaggio ambiguo. Si confonde tra la gente passando inosservato e solo chi ne è vittima di ripetuti assalti, impara, con gli anni, a riconoscerlo prima dell'impatto. Predilige i luoghi affollati in cui può "pogare"[1] chiunque gli capiti a tiro e, fingendosi dispiaciuto, ti porge le sue scuse. "Stavo solo passando" dice, ma voltandosi riesce a pogarti nuovamente. C'è chi dice abbia la coda, c'è chi dice abbia le ali, sta di fatto che ogni minimo movimento del poghista esperto[2] genera il cosiddetto effetto domino dove milioni di persone in tutto il mondo si spingono in catene infinite. Il poghista, inoltre, è affetto dalla sindrome delle scuse con approccio affettivo: si aggrappa al malcapitato con le speciali ventose di cui è dotato per natura. C’è chi ti mette la mano sulla spalla, c’è chi ti si aggrappa al braccio (probabilmente lasciandosi andare al rimpianto di un’infanzia in cui non fu trascinato abbastanza per centri commerciali) e c’è il peggiore di tutti: l’orango[3]. L’orango, convintosi del fatto che non esistano le persone, ma solo piante di banano, si aggrappa ai vari soggetti disperati con: presa a strozzacollo, mano a mano come in un tango(non per niente è l’orango) ed ondeggiamento ondulatorio del 9° grado della scala Mercalli (Rovina totale di alcuni edifici e gravi lesioni in molti altri; vittime umane sparse ma non numerose). Le scuse vengono poi servite su argentei vassoi di bava che l’orango espelle nell’atto comunicativo…nei casi peggiori si può arrivare all’orango tsunami[4], altra temibile realtà dei centri urbanizzati.

[1] Con il termine "pogare" si identifica la spinta, volta alla socializatio collettiva. Essa è, come la coda del pavone, il massimo meccanismo d'attrazione del poghista che, in cerca di aggregazione, attira l'attenzione col pogo. Il pogo convenzionale si divide in due categorie: la spinta di spalla o il palleggio da pallavolo.
La spinta di spalla trova i suoi massimi interpreti nei poghisti rissaioli; a questo atto segue un prepotente sguardo minaccioso con cui si vuole demarcare il proprio territorio (allargate le braccia in modo che esse siano parallele al suolo ed effettuate un moto circolare; il vuoto che si genera attorno a voi è il territorio del poghista). La spinta di spalla è facilmente attribuibile al poghista delle piste da ballo, che tuttavia non frequenta mai, ma a cui gira attorno osservando tra i ballerini la potenziale vittima pronta ad uscire per riposarsi - Il vero predatore attacca l'esemplare stanco -.
Il palleggio da pallavolo è la spinta volta a causare la caduta della vittima a cui seguirà il - Ti aiuto a rialzarti? - mezzo attraverso cui il poghista può esprimere liberamente il suo amore verso l'altro.

[2] Il poghista esperto (poghista peritus) è la massima espressione del pogo nel mondo. Ogni sua azione giornaliera è volta alla ricerca del pogo; insaziabile, dedica la sua esistenza alla ricerca della spinta perfetta. Il poghista peritus non spinge per vivere, vive per spingere.

[3] L'orango si muove tra la folla in cerca della posizione migliore saltando di liana in lia...volevo dire...di persona in persona! Giunto nel luogo agognato si batte ripetutamente il petto in segno di gloriosa vittoria e conclude la serata seminando attorno a sé bucce di banana per far cadere quelli che vede come possibili rivali: tutti.

[4] L'orango tsunami, a differenza del precedente, non ambisce ad un luogo, bensì va in cerca di persone. Trovata la vittima, si aggrappa ad essa come fosse sotto attacco aereo, aggrappato ad un grattacielo (vedi King-Kong). Appeso al malcapitato corrisponde con esso con litri e litri di bava, provocandone l'annegamento. Numerose sono le vittime accertate di orango tsunami nel mondo; le si riconosce facilmente in quanto, oltre ai chiari sintomi di annegamento (polmoni pieni di bava), hanno serie contusioni su braccia, collo, torace, a volte anche gambe. La presa dell' o.t. è senza dubbio una delle più temibili pressioni del regno animale, paragonabile soltanto a quella dell'aspirante venditore a domicilio, ma questa è un'altra storia amici.

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