mercoledì 13 novembre 2013

Dizionario dei tipi umani: il pirla.

IL PIRLA

La genesi.

Avete presente quel ragazzino urlante e sudato che, quando avevate quindici anni e c’erano le giostre di paese, andava sempre contromano sugli autoscontri? Ecco, se l’avete presente, avete un’immagine perfetta della nascita della figura del pirla.

Questa creatura mitologica nasce indicativamente nella seconda metà del XX secolo. La parola “pirla” è in auge soprattutto nel nord Italia e può avere usi diversi. L’uso più comune è quello riferito al ragazzino stupido che va contromano in autoscontro, sputa sulle finestre, fa la pipì nelle vasi di gerani delle vecchiette  e ruba biciclette; poi, quando gli fai notare che non sono cose proprio carine da fare, ti guarda con quella faccia arrossata e con un sorriso ebete che ti fa esclamare “questo qui è proprio un pirla!”.
Tuttavia, l’essenza del pirla non scompare con la crescita della barba. Anzi, da i suoi migliori frutti con il tempo. Definirei questa fase la “stagionatura del pirla”.

La stagionatura del pirla.

La stagionatura inizia sui vent’anni, quando il nostro pirla in erba è all’università o ha un lavoro e ha appena preso la patente (non c’è un nesso logico tra l’essere un pirla e l’avere la patente, però è in macchina che spesso il pirla da il meglio di sé. Ciò non toglie che esistono centinaia di pirla senza patente, o perché ritirata o perché mai presa.)
Per esempio, pirla sono tutti coloro che non mettono le frecce andando in macchina, per cui, quando andate state guidando e ce l’avete davanti, siete portati ad esclamare “Vaffanculo pirla!”, esponendo, con un gesto di rara grazia, il dito medio fuori dal finestrino.
Ci giungono testimonianze di pirla in giacca e cravatta che, parcheggiato il Mercedes in seconda fila e bloccando il traffico del centro, si mettono a bestemmiare per aver pestato una cacca e pretendono, non si sa perché, che l’ignaro e incolpevole giornalaio lo aiuti a pulirsi.

La fine del pirla

Ma la figura del pirla in giacca e cravatta non deve ingannare: costui è l’eccezione alla regola. Generalmente il pirla è pirla a prescindere, e riesce a coniugare la sua pirlaggine indipendentemente dalle occupazioni quotidiane.
La morte del pirla avviene, in genere, ricevendo una batosta sentimentale/lavorativa (oppure schiantandosi definitivamente contro un autobus perché non aveva rispettato un semaforo).
Questa la situazione tipica.
“Amore, cazzo, ho comprato la Playstat…”
“Non ti voglio più vedere! Vaffanculo pirla!”

Nessun commento:

Posta un commento