venerdì 20 dicembre 2013

prenatalizio

Stai camminando per un mercatino natalizio luccicante e profumato,
le coppie fingono entusiasmo per quei presepe,
e i tuoi cosiddetti ruotano al ritmo danzante di Jingle Bell.

Una vecchia spaventata chiama i carabinieri 
perché un tizio vestito di rosso si arrampica sul balcone dei vicini.

Montagne di panettoni ti scrutano attraverso i canditi.
Mentre stappi spumanti che sanno di cose già viste e già dette
noti che quello che ti è rimasto di quest’anno ce l’hai nel piatto:
briciole.

Porca puttana, lo zucchero a velo sui pantaloni nuovi.

“Mamma, ma a Messa bisogna andarci per forza?”

E comunque l’idea della settimana bianca a Madonna di Campiglio non è male.
 Certo, perché congelarmi i coglioni in mezzo alle montagne 
quando posso farlo comodamente spegnendo il riscaldamento di casa mia?

Santo Stefano. Con tutta la sua inutilità.

La cena della Vigilia a base di pesce. Che ti ha sempre fatto schifo.

Il cane che fa pipì candidamente sull’alberello di natale nuovo.
Poi si gira, ti guarda e scodinzolando se ne va.

Una luminaria mezza bruciata
 aumenta il già palpabile entusiasmo.

Per fortuna viene solo una volta l’anno.
Però una scusa per fare festa è sempre buona.
Ci ubriacheremo senza sensi di colpa particolari.
Ci addormenteremo davanti alla televisione.
Penseremo che “anche questo Natale è passato”.

Poi ci sveglieremo con un gran mal di testa,
maledicendo il tempo che vola,
 e sarà già

 2014?




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