le coppie fingono entusiasmo per quei presepe,
e i tuoi cosiddetti ruotano al ritmo danzante di Jingle Bell.
Una vecchia spaventata chiama i carabinieri
perché un tizio vestito di rosso si arrampica sul balcone dei vicini.
Montagne di panettoni ti scrutano attraverso i canditi.
Mentre stappi spumanti che sanno di cose già viste e già dette
noti che quello che ti è rimasto di quest’anno ce l’hai nel piatto:
briciole.
Porca puttana, lo zucchero a velo sui pantaloni nuovi.
“Mamma, ma a Messa bisogna andarci per forza?”
E comunque l’idea della settimana bianca a Madonna di Campiglio non è male.
Certo, perché congelarmi i coglioni in mezzo alle montagne
quando posso farlo comodamente spegnendo il riscaldamento di casa mia?
Santo Stefano. Con tutta la sua inutilità.
La cena della Vigilia a base di pesce. Che ti ha sempre fatto schifo.
Il cane che fa pipì candidamente sull’alberello di natale nuovo.
Poi si gira, ti guarda e scodinzolando se ne va.
Una luminaria mezza bruciata
aumenta il già palpabile entusiasmo.
Per fortuna viene solo una volta l’anno.
Però una scusa per fare festa è sempre buona.
Ci ubriacheremo senza sensi di colpa particolari.
Ci addormenteremo davanti alla televisione.
Penseremo che “anche questo Natale è passato”.
Poi ci sveglieremo con un gran mal di testa,
maledicendo il tempo che vola,
e sarà già
2014?
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