sabato 23 agosto 2014

Come riconoscere un lombardo al mare

Ci sono diversi modi per individuare un lombardo al mare. Questa pratica guida può tornarvi utile. Ricerca basata su anni e anni di studi e guidata da me medesimo. Sempre per quella storia dell’autostima.

> La macchina
Anzitutto ci sono due tipi di lombardi: il bauscia milanese col SUV e tutti gli altri. Se il bauscia lo riconosci perché sfreccia in corsia di emergenza ai 160 all’ora mentre sei in coda, tutti gli altri guidano una Station Vagon carica all’inverosimile. E poco importa se vanno a Pizzo Calabro o a Casalborsetti: la loro automobile sembra la Stanza delle Necessità di Harry Potter. Perché il vero lombardo è un tipo previdente, anche in vacanza.

> L’abbronzatura
L’abbronzatura, in verità, non c’è. Il vero lombardo passa dal color neon dell’ufficio al rosso gamberetto di mare, passando per un rosa shocking che farebbe svenire anche Enzo Miccio. Spicca sulla spiaggia come una cacca di cane in mezzo al salotto di casa. E anche se agli occhi degli indigeni sembra soffrire tantissimo, lui è troppo orgoglioso per ammetterlo quindi porta il suo fardello in silenzio, un po’ come Frodo sul Monte Fato.

> Il rapporto con il pesce 
Il vero lombardo il pesce lo mangia due, massimo tre volte all’anno. Cosicché quando torna a casa dopo essersi ingozzato per 15 giorni di gamberetti e cozze deve annunciare a tutti i conoscenti “quanto cazzo era buono quel pesce”. Poco importa se gli è venuta la salmonellosi, l’importante è poter assumere l’espressione trionfante tipica di chi ha raggiunto l’obiettivo della vita.

> Il posto in spiaggia
Il lombardo circoscrive il suo territorio sulla spiaggia con un paio di gazebo, tavoli, sedie, barbecue e campo da beach volley personale. Quelli del luogo si chiedono se nella notte sia spuntato un nuovo impianto balneare, almeno finché il lombardo è costretto a tornare al nord, scomparendo da un giorno all’altro. L’indizio madre che può suggerirvi la presenza di un lombardo in spiaggia è la presenza della Gazzetta dello Sport, vera e unica compagna del lombardo in vacanza.

> La suocera
Generalmente in vacanza con il lombardo viene anche la suocera, la mamma di lei. È la fonte del 99% delle rotture di palle, ragion per cui viene chiusa nella stanza d’albergo almeno 20 ore al giorno a cucinare, rassettare la casa o tenere i marmocchi.

> L’atmosfera triste
Il lombardo al mare è circondato da un alone di tristezza non quantificabile, soprattutto perché parla solo di lavoro e di quanto ha fatto schifo l’Inter quest’anno (tradizione che ci accompagna da almeno cinquant’anni). L’atmosfera triste aumenta negli ultimi due o tre giorni di vacanza, quando il lombardo è già psicologicamente proiettato al ritorno a casa e già tende al gioioso colore del neon.


Di solito il lombardo dimentica qualcosa nel luogo di villeggiatura: si sa, è la legge dei grandi numeri. Molto spesso è un caricabatterie del telefono, nel migliore dei casi dimentica la suocera.

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